Panzano in Chianti

Panzano in Chianti è un tranquillo paese di circa 1800 ab. posto a 507 metri di altitudine ed è una frazione del comune di Greve in Chianti prov. di Firenze Diocesi di Fiesole. Si trova a metà strada tra Firenze e Siena sulla via Chiantigiana (SR 222), una delle più seducenti vie del Chianti Classico che si snoda attraverso dolci colline, antichi borghi, Castelli medievali e ville rinascimentali con annesse cantine dove si può degustare il famoso vino DOCG. Arrivando da Greve in Chianti, che dista circa 6 Km., dopo una lunga serie di curve appare improvvisamente il paese di Panzano disteso lungo tutto il crinale della collina. In cima ad essa, la maestosa torre del Castello spunta da dietro l’imponente mole della Chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta. Giunti in paese troviamo subito piazza G. Bucciarelli detta, dai panzanesi, “piazza di Campana” dove la domenica mattina si svolge il mercato. Da questa piazza si diramano due strade, una a destra che porta in alto verso il centro storico, la Chiesa ed il Castello per proseguire poi verso Mercatale e San Casciano Val di Pesa. L’altra strada a sinistra, che porta verso il cimitero, che si arrampica sui monti del Chianti fino alla vetta di S. Michele a circa mille metri di altitudine, che attraversa il pittoresca borgo della Volpaia e che arriva poi al paese di Radda in Chianti. Proseguendo invece sulla Chiantigiana, verso Siena, nel breve tratto di 2 Km. troviamo tre piccole borgate di case che fanno parte anch’esse di Panzano : “Le Ginestre”, di recente costruzione, Il Ferruzzi, che comprende anche la zona artigianale, ed infine “San Leolino”. Nel piccolissimo borgo di San Leolino, seconda parrocchia di Panzano, si trova una delle Chiese romaniche più importanti di tutto il Chianti; si tratta dell’antica Pieve di “San Leolino a Flacciano” che successivamente prese il nome di “San Leolino a Panzano”, come si legge in una Bolla del Pontefice Pasquale II diretta al vescovo di Fiesole Giovanni I, nel 1103. Ciò è indice dell’importanza che, a quell’epoca, già possedeva il Castello di Panzano, tanto da far mutar nome, in un documento ufficiale, a una Pieve che per secoli era stata chiamata con il nome dell’antico villaggio romano presso il quale era sorta. Di questa parrocchia fanno parte anche l’Oratorio di Sant’Eufrosino, Patrono del Chianti, e l’Eremo di San Pietro alle Stinche. Alla più estesa parrocchia di Santa Maria Assunta fanno invece capo la così detta “Cappellina di Campana” intitolata a Sant’Anna, la Cappellina di Villa Pescille facente parte del “Centro A.M. Ponticelli” ed il piccolo Santuario delle Croci detto anche Cappellina della Madonna delle Grazie. Dal Dizionario Geografico Fisico Storico della Toscana del 1846 di Emanuele Repetti: PANZANO fra la Val di Pesa e la Val di Greve.-Cast. Con borgo e chiesa parr. (S.Maria) filiale della vicina pieve di S. Leolino a Panzano, nella Com. Giur. e circa due migl. a ostro di Greve, Dioc. di Fiesole, Comp. di Firenze. E’ situato sul dorso di uno de’ poggi che separano la valle della Pesa da quella della Greve, lungo la strada provinciale del Chianti, la di cui contrada molti estendono fino costà sotto Panzano. Fu il castel di Panzano antica signoria della patrizia famiglia Firidolfi del ramo perciò appellato “ da Panzano”. A Panzano in val di Pesa appellano molti istrumenti della badia di Passignano. Tali sono due dell’ottobre 1041 e del 30 marzo 1085 rogati in Panzano in val di Pesa. L’antica Pieve di S. Leolino di cui è filiale la chiesa prioria del castel di Panzano, prima del secolo XII si appellava col nomignolo di S. Leolino a Flacciano, e che la prima volta che fosse designata sotto il vocabolo di Panzano mi parve essere quella di una bolla del pontefice Pasquale II diretta nel 1103 a Giovanni vescovo di Fiesole. Che i nobili di Panzano abbracciassero il partito Guelfo della repubblica fiorentina lo fa credere l’elezione di varii priori appartenuti alla consorteria de’ Firidolfi da Panzano; e ne danno qualche altro indizio le ostilità portate sopra questo paese dai Ghibellini dopo la vittoria del 1260 a Montaperti, quando si recarono essi a dare il guasto anche a Panzano, atterrando case e torri di quei signori. Finalmente lo dimostra la sentenza fulminata nel 1312 dall’Imperatore Arrigo VII contro i Guelfi fiorentini, fra i quali sei nobili della famiglia da Panzano.