Oratorio di Sant’ Eufrosino

Non lontano dalla Pieve di S. Leolino vi sono due luoghi significativi per il passato e per il presente della spiritualità del Chianti. – L’ORATORIO DI SANT’ EUFROSINO. E’ il più antico luogo di culto di sant’Eufrosino, la prima costruzione, sorta probabilmente sul luogo di sepoltura del Santo, risale al secolo VIII.

Sant’Eufrosino era un vescovo della Panfilia (Asia minore) che dopo un pellegrinaggio a Roma nel VII secolo si fermò a Panzano dove predicò il Vangelo operando molte conversioni e facendo molti miracoli rimanendovi fino alla morte all’età di 89 anni. A questo proposito impresso sul bronzo della campana maggiore della chiesa di Panzano si legge: “S. EUPHROSINUS PANPHILIAE EPISCOPUS PANZANIQUE PROTECTOR MIRACULIS CLARIS IBI VITA DECESSIT. (MDCCIIC)”   Poichè Efrosino fu il primo ad evangelizzare il Chianti è stato nominato PATRONO DEL CHIANTI Il suddetto oratorio fu citato per la prima volta nel 1103 dal Pontefice Pasquale II, in una bolla diretta a Giovanni I, vescovo di Fiesole, “Ecclesia Sancti Euphrosini apud Panzanum”.

L’oratorio fu anche citato in una bolla del 1134 dal Pontefice Innocenzo II poi intorno al XIII secolo andò in rovina e così rimase per molti anni. Soltanto nel XV secolo fu ricostruito, come testimonia una bolla del pontefice Eugenio IV, conservata nella Pieve di S. Leolino, con la quale il Papa, che si trovava a Firenze in occasione del Concilio Ecumenico del 1441, concesse indulgenze a chiunque dava elemosine o portava materiali per riedificare la chiesa. Nel 1508 l’oratorio seguì la sorte della Pieve di S. Leolino, dalla quale dipendeva, e fu ammensato all’ospedale di S. Maria Nuova di Firenze. Il sacro edificio si trova nell’ampia conca che si apre tra il poggio di Panzano e quello della Pieve di S. Leolino, è a pianta rettangolare, ad unica navata. Nell’interno, molto semplice, un arco trionfale in pietra serena divide il presbiterio, con volta, dal resto della chiesa, con copertura a capriate.

Uno dei due altari minori dell’oratorio, quello a destra, inserito in una ampia nicchia , è dedicato a Sant’Eufrosino e sotto la mensa si conserva una seicentesca statua in gesso del Santo, in abiti vescovili,  con un piccolo reliquario situato sulla fronte. Nella parete di fondo del presbiterio, presso l’unica porta laterale della chiesa, sostenuto da  mensole, a circa due metri di altezza dal pavimento, è un pulpito in pietra serena di stile gotico che un tempo serviva all’esposizione delle reliquie di S. Eufrosino. Forse dono della famiglia dei Peruzzi il cui stemma è scolpito in più parti. Tra due mensole che sostengono il pulpito è da notare un piccolo affresco raffigurante S. Caterina d’Alessandria.

Tutta la costruzione è caratterizzata da una grande sobrietà di forme, senza ornamentazioni, ad eccezione di un piccolo porticato aggiunto al lato destro della chiesa nel XVII secolo allorché l’oratorio fu restaurato. L’ultimo restauro dell’oratorio si è concluso nella primavera del 1999, finanziato dall’Ente Cassa di Risparmio di Firenze e diretto dal compianto architetto Francesco Cianchi. A pochi passi dall’oratorio troviamo una piccolissima Cappella che la tradizione vuole eretta a memoria di un miracolo del Santo che, in quel luogo, si dice abbia fatto scaturire l’acqua. Nell’interno è un piccolo altare “romanico” in pietra serena, nel quale sono scolpiti motivi ornamentali; sotto di esso è un’apertura che dà nel “ Pozzo di S. Eufrosino” la cui acqua si ritiene abbia qualità miracolose.

Inoltre non lontano dalla chiesa si trova il così detto “Fontino di S. Eufrosino”, una sorgente la cui acqua si dice servisse in vita al Santo. Alti cipressi circondano una minuscola Cappella costruita sopra la Fonte. Infine, sotto Panzano, in un bosco distante circa mezzo chilometro dall’oratorio, è il così detto “ Sasso di S. Eufrosino”, un grande masso di pietra sul quale si dice il Santo fosse solito riposare e si vuole perciò vi siano impressi i segni delle mani e dei piedi.

Fonti: Panzano e i suoi dintorni – Renato Stopani –