Chiesa Santa Maria Assunta

chiesa1Don Giuseppe Maria MAMMOLI, Priore di Panzano dal 29/3/1724 fino alla sua morte nel giugno del 1742, iniziò la stesura di un libro di memorie nell’anno 1735 descrivendovi minuziosamente tutti i beni mobili ed immobili di proprietà della prioria di Panzano. Il libro è stato poi integrato ed aggiornato da alcuni suoi successori quali il Priore Andrea Montanari nei primi anni del 1800, il Priore Arcangelo Carretti verso la metà del 1800 e il Proposto Baldassarre De Luigi nel 1902. Altre aggiunte invece sono di mano ignota. Interessante è una memoria del Priore Arcangelo Carretti del 1830 nella quale si racconta di una vicenda che portò alla costruzione della strada che unisce Panzano alto a Campana:

“Il 7 giugno 1830 venne a Panzano il nostro amato Sovrano Leopoldo II° visitò la Chiesa e il novo palazzo del Sig. Giovanni Petrucci rimirando e lodandone il bel panorama e per un incidente di strada ordinò a sue spese la bella strada da Campana a Panzano.”

chiesa2La Chiesa di S. Maria a Panzano descritta da Don Mammoli nel suddetto libro era di forma rettangolare ad unica navata senza abside e misurava circa 19 ml. di lunghezza e circa 9 ml. di larghezza. Nella parete posteriore, dietro l’Altar maggiore, si aprivano due finestroni di pietra con inferriate e vetrate e lo stesso anche nella facciata. Alle fiancate erano addossati gli Altari laterali e dalla fiancata sinistra si accedeva ad una Cappella a volta dove alloggiava il Fonte Battesimale di forma ottagonale in pietra serena fatto fare nuovo dal Mammoli stesso (probabilmente quello attuale). Nel pavimento c’erano numerose sepolture delle più notabili famiglie panzanesi dell’epoca: Firidolfi, Quercetani, Petrucci, De Luigi, Baldi, Cappelletti ecc. Detta Chiesa derivava dall’ampliamento di un primitivo edificio romanico, ricordato negli elenchi delle “Rationes Decimarum per la Tuscia” degli anni 1274/75, a sua volta ingrandito probabilmente nel tre-quattrocento con l’utilizzo come campanile di una delle torri perimetrali dell’antico castello medioevale.

Dalla descrizione del Mammoli si evince che, fino alla fine del 1800, la Chiesa era compresa fra gli attuali due grandi archi, senza le cappelle laterali, e che il campanile restava staccato dalla Chiesa stessa. chiesa33Tra le due costruzioni c’era l’ingresso al Cimitero dal quale poi si accedeva alla Cappella della Compagnia della SS.ma Ammunziata che, grosso modo, era come appare oggi salvo avere anche un accesso direttamente dalla Chiesa (accesso chiusa nell’ultimo restauro degli anni 60 del secolo scorso). L’aspetto attuale della Chiesa di Panzano è dovuto alla profonda ristrutturazione avvenuta tra la fine del 1800 e l’inizio del 1900 con la creazione delle cappelle laterali ed il prolungamento della navata centrale sul davanti andando ad inglobare con la nuova facciata anche parte del campanile chiudendo così l’ingresso al vecchio Cimitero che, in seguito all’editto di Saint Cloud (emanato da Napoleone nel 1802 e promulgato per il Regno d’Italia nel 1806), era stato dismesso. Il prolungamento della navata riguardò anche la parte posteriore creando i due semicerchi attuali.

chiesa4Questi ampliamenti sono ben riconoscibili osservando la fiancata sinistra della Chiesa dal Camposanto vecchio che attualmente, nel periodo estivo, viene usato come area espositiva con ingresso dal corridoio che dalla Chiesa porta alla Cappella dell’Annunciazione.

Fonti:” PANZANO NEL SETTECENTO DAL LIBRO DI MEMORIE DI UN PARROCO DI CAMPAGNA” GLANTE – CENTRO DI STUDI CHIANTIGIANI- settembre 1992